IL
PARLATORE DI STORIE
Autore:
Giuseppe Isgró C.
Era
un uomo maturo; si chiamava Jo. Era nato in Sicilia, aunque, adesso, lui si
consideraba un cittadino del mondo.
Aveva
vissuto in Sud América, da molto giovane; in quel nuovo mondo, conobbi una
realtá trascendentale che le fornì di una visione universale della vita, la
quale, per ogni mezzo, la comunicava a qualunque voleva ascottarlo.
Era
un giorno d´autunno, in quel clima tropicale del Venezuela, si trovaba davanti
alla spiaggia denominata “Playa Mansa”, nome que egli stesso le mise verso
l´anno 1990, e che, poi, rimase cosí.
Jo
stava riflettendo mentre aspettava delle persone che dovevano vedere un
apartamento, in un palazzo, alle quale doveva asesorare disinteresatamente,
dado che erano suoi clienti ed amici. Questa occasione le permise vedere come
le persone che molte volte si crede siano di fiducia, se ne approfittano
indovutamente. Dopo tutto, chi procede di questa maniera, non dura molto nel
mestiere. Soltanto i veri professionisti che lavorano con etica, perdureranno
a lunga data nel suo lavoro.
Dopo
che il suo denaro l´hanno investito in un apartamento nuovo, con prezzo giusto,
quella famiglia subì gli effetti della nostalgia. Avevano venduto, prima, la
sua casa, dove la famiglia visse oltre quarantanni.
Certamente,
dopo tanto tempo, un luogo resideziale si tranforma in commerciale, e la
propietà acquista un valore maggiore, che, indubbiamente, le permette di andare
a vivere in un posto di miglior livello.
Vuol
dire, il maggiore valore comerciale permette acquistare un apartamento in luogo
residenziale di miglior livello. A lungo tempo, pero, il valore comerciale
della propietà avrà arrivato a rivalutazioni molto più importante dell´altra
modalità.
Il
figlio maggiore accettò di venderé a richiesta di tutta la famiglia, pero se ne
accorgeva che lasciavano andare via l´occasione per consolidare il futuro
economico della mamma e delle sue sorelle.
Jo
ricordava il giorno in cui il suo amico Luigi lo portó a quella casa perchè i
suoi padroni, a sua raccomandazione, gli dessero l´incarrico per venderla.
Prima d´entrare, le disse a la padrona: -Signora, non venda la sua casa; si
rivalorizarà moltìssimo e le conviene mantenerla, per tranformarla in un centro
commerciale.
Quasi
due ore tentò Jo di convincere a la mamma ed a una delle figlie, senza
riuscirvi. Andò vìa suggerendole di pensarlo prima di dare quel passo avanti.
Al
giorno seguente, la figlia Flor de Nieve chiamò a Jo, e le disse: -Signor Jo,
tutta la famiglia ha deciso di venderé.
Jo,
prepara subbito la procura e inizia il processo di vendita. Dopo due mesi non c´è,
ancora, risposta del mercato, e dato che la documentazione non è in ordine,
suggerisce sospendere la azione di vendita finchè non si completi, per non correré
rischi.
Accettata
la suggerenza, la padrona di casa le dice a Jo: -“Lei venderà la nostra casa!”.
Non
era facile prevederlo, per quanto Jo aveva in mente un lungo viaggio, e la
attualizzazione dei documenti si pensaba che fosse compiuta a metà dell´anno
seguente. Con tutto, con l´aiuto degli amici influenti, si avverrò molto
rápidamente.
Due
mesi prima della fine dell´anno, Flor de Nieve chiama a Jo e le dice: Avvocato,
prepari la procura, vogliamo venderé subbito; fra quindici giorni avremo nelle
nostre mani, la solvenza successorale.
Jo
rifà la procura, ed inizia, d´immediato, il proceso di vendita. Quindici giorni
dopo la casa è venduta. Comunque, adesso cominciava un fase nuova ed insolita.
La
famiglia sperimenta un sentimento di attaccamento alla casa che non si corrispondeva
con l´interesse iniziale per venderé, sopra tutto perchè Jo le suggerì di non
venderé.
Quel
giorno, dopo avere firmato i papiri della vendita, il figlio maggiore le
domanda a Jo: -Lei ha visto l´appartamento che acquistò mia sorella Flor de
Nieve? Jo responde di no. E accorgendosene che quel uomo era pentito di
venderé, le fa un analisi della realtà, in maniera obiettiva. Lui è cosciente
di quello che dice Jo, e se ne va di viaggio alla città dove abita, distante
cinque ore in macchina, a una delle più belle città del Venezuela: Puerto
Ordaz.
La
riflessione che fa Jo resulta di grande interesse per tutti. Lui sa che ogni
persona è una depositaria di turno di tutto quello che arriva alle sue mani. Pero,
giunge, anche, il momento in cui deve lasciare il deposito che se le confida,
per passare alle nuove persone che lo sviluperrano in maniera più utile, tanto
per loro come por la colletività.
Quell´attaccamento
che i padroni avevano per la casa venduta, la quale eccedeva, adesso, i suoi
bisogni, nell´ordine cósmico era giunto il momento perfetto di Dio d´essere
transferita al nuovo padrone di turno que avrebbe sviluppato il suo potenziale
per riempire le necessità del mercato. Questa decisione avviene per l´uso del
libbero arbitrio, senza imposizione di nessuno, peri avviene per compimento
d´un ciclo esistenciale.
Jo
capiva bene che quella casa era destinata ai nuovi padroni da molto tempo prima
per i reggitori còsmici, per un accordo preso a livello spirituale, fra le
parti involucrati. Poi, questa gente ha pagato subbito, di maniera che i
venditori potessero comperare, a sua volta, il nuovo apartamento, in contante.
Jo
ha contribuito, con il suo impegno, a che fosse pagato il prezzo giusto ed in
tempo record.
La
soddisfazzione di Jo fu quella d´essere ringraziato da Flor de Nieve per il suo effettivo
lavoro, sebbene il giorno della firma nel ufficio immobiliare di Registro
Pubblico si sentí rammaricato nel vedere tanti visi tristi, invece di sbozzare
allegria. L´obbiettivo fu raggiunto in tempo record e con il minimo rischio; Jo
era soddisfatto per quanto la sua missione era stata compiuta.
Jo
rifletteva: -Cuando arriba il giorno in cui una propietà dev´essere transferita
alla persona giusta non c´è niente che lo possa evitare. Una forza di spinta
entra in scena, como se fosse una spinta divina, e supera tutti gl´ostaccoli finche si raggiunga il risultato
giusto e perfetto.
In
egual maniera, poco prima si avverra la forza di bloqueo, che mantiene ferma
alla persona mentre non arriba il momento giusto per aggire.
Questo
ordine cósmico è il resultado della somma esistenziale che la persona va accumulando
nel suo libro di vita, como saldo esistenziale, il quale lo ubica o riubica,
nel posto giusto, compiendo i ruoli che corrispondono alla posizione raggiunta.
Noi
tutti siamo depositari delle cose poste alla nostra disposizione, ben sia che
siano beni materiali oppure rapporti affettuosi
con delle persone.
La
coscienza di questa percezione dette a Jo molta tranquillità, per quanto lui
stesso fu utilizzato per l´ordine cósmico per compiere l´obbiettio proposto.
Era, anche, cosciente che in qualche luogo si incontrava la nuova propietà
destinata a quella egregia famiglia. Così si avveró, in effetti.
Durante
tutto il proceso Jo sentí una forza interiore non comune che le permise
raggiungere la metta. Qualche ente spirituale esprimeva verso egli, una forza
affettiva che lo spingeva al risultato spirituale. Capí, egli, che questo “ente”
che diriggeva tutto dalla dimensione spirituale era qualcuno che aveva un
grande amore alla famiglia venditora. Era un effetto di inspirazione che
attraverso suo dimostrava questo affecto. Egli lo sentiva, e dovuto al suo
conoscimento delle facoltà spirituali dell´essere umano capí che questo affetto
non era il suo verso quella gente; era, sicuramente, quello del marito della
padrona di casa, e genitore di tre figli, e un nipote.
Fotunatamente,
tutto terminó bene, con gli obbiettivi ragiunti. Questo caso permise a Jo
derivare diversi apprendimenti che, senza dubbio, li ricordará sempre, per la
sua impronta lasciata nel suo spirito.
Il
primo ed il più importante aprendimento fu quello di compiere la sua missione
senza involucrarsi affettivamente, mantenendo la distanza, di maniera di
controllare la situazione. Una volta compiuto il ruolo delegato, si deve chiudere
capitolo e passare a d´alto senza pensarci più. Certamente, resta l´amicizia
ch´è, sempre, un magnifico capitale ed il valore più importante nella vita.
Il
secondo apprendimento, è quello che, in ogni caso, sempre si deve raccomandare
il corso d´azione migliore, anche se questo va contro i propi interessi. Se i
clienti seguono, o no, i propi consigli, non ha importaza; l´assesore resta
con la coscienza tranquilla, lo quale non è poca cosa.
Il
terzo apprendimento è che, dal assesoramento nel acquisto del nuovo
apartamento, in una delle visite fatte, Jo ritrovò un antico compagno di studi,
che le incarricò la vendita di un suo apartamento, lo quale le rifornì d´un nuovo
affarie commerciale. È una prova in più che chi da, sempre riceve accresciutamente.
Molti
dettagli, ancora, potrebbero citarsi, pero sono aprendimenti d´indole personale
che non è il caso da citare qui.
Avanti.
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